Situata nel territorio del Comune di Porto Torres in provincia di Sassari, l’Asinara è una delle isole più suggestive del Mediterraneo perché ha mantenuto inalterato il proprio fascino naturalistico. E’ stata a lungo sede di una colonia penale: questo ha fatto sì che i visitatori fossero, nel tempo, numericamente limitati, preservando quindi l’ambiente naturale.
Dal 1997 è diventata Parco Nazionale e meta consueta di piccole crociere lungo la costa.
Chiamata dai Romani Aenaria Insula (Isola di Enea) e Herculis Insula (Isola di Ercole), presenta oggi un toponimo dalle origini incerte. Asinara potrebbe derivare dal nome dell’asinello sardo – che qui si presenta albino e con gli occhi molto chiari. Un’altra ipotesi è riferita al termine latino “sinuaria” che alluderebbe a una costa modellata da dolci insenature. Il lato orientale dell’isola è ricco di spiagge e calette, come quelle di granito rosa, Cala Scombro e Sant’Andrea. Il versante occidentale è invece caratterizzato da alti costoni che precipitano sul mare: fra questi Punta dello Scorno, segnalata da un faro. Al panorama variegato si unisce la presenza di un bosco di lecci, in località Vallombrosa, che arricchisce la tipica vegetazione della macchia mediterranea: vegetazione che presenta specie rare come la Evax rotundata e la Nananthea perpusilla.
Dal 1997 è diventata Parco Nazionale per preservare i suoi tesori naturali: le distese di granito rosa, le spiagge incontaminate, la macchia mediterranea e i numerosi animali che vivono allo stato selvatico. Simbolo dell’isola è il caratteristico Asino Albino, caratterizzato da un bianco mantello e dal color celeste rosato degli occhi. Fra gli animali selvatici è possibile vedere branchi di cavalli, mufloni e varie specie di uccelli.